La provincia di Siracusa racchiude nella sua varia superficie un vasto patrimonio culturale, rappresenta perciò una via d’accesso privilegiata alla conoscenza della Sicilia e al percorso compiuto dall’uomo occidentale della preistoria ad oggi.
Siracusa e il suo entroterra:
la zona è caratterizzata dal vasto patrimonio culturale di Siracusa (città egemone della Magna Grecia, poi romana, bizantina, araba, normanna, sveva, angioina, spagnola) e, nel suo entroterra, dalle vicende di feudi dove, tra il XVII e XVIII secolo, sono nate come colonie agricole le città di Floridia, Canicattini Bagni e S. Paolo Solarino.
A nord di Siracusa:
lo stridente contrasto tra un esteso agglomerato industriale e alcuni importantissimi siti archeologici giacenti nella stessa area, la religiosità popolare di Melilli, il porto di Augusta e il mare di Brucoli, gli aranceti di Lentini e Francofonte nell’entroterra, compongono la variegata zona nord siracusana.
L’altopiano ibleo:
l’altopiano ibleo, l’area interna e montana della provincia di Siracusa, morfologicamente roccioso, segnato da profonde incisioni nel calcare, le cave, è caratterizzato dalla presenza millenaria dell’opera dell’uomo che nel corso del tempo vi ha lasciato segni sorprendenti di civiltà diverse, talvolta antichissime.
Il panorama economico, urbanistico ed umano attuale, evolutosi negli ultimi decenni in modo discreto e meno traumatico che altrove, si presenta ancora prevalentemente rurale, poco chiassoso e gradevole.
Le principali comunità dell’altopiano: Palazzolo Acreide, Buscemi, Buccheri, Cassaro, Ferla, Sortino, mantengono una notevole coesione culturale ed una continuità evidente con il loro passato.
Si offrono perciò come luoghi di straordinario interesse oltre che sotto l’aspetto paesaggistico ed archeologico anche sotto quello etno-antropologico.
Verso sud:
Da Siracusa, percorrendo la statale 115 (l’antica via Elorina) si raggiungono Avola, Noto, Rosolini, Pachino, Portopalo, la zona sud della provincia di Siracusa.
Le terre fertili dei giardini di agrumi, delle mandorle, del vino.
Il mare delle antiche tonnare e delle spiagge sottratte al cemento, della macchia mediterranea, della luce intensa e trasparente del sud estremo della Sicilia.
I luoghi selvatici, incantevoli e perturbanti, di Cava Grande e Castelluccio.
Lo splendore barocco di Noto.